Ance. Il 2017 potrebbe essere l’anno della svolta per il mondo delle costruzioni

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È stato presentato nei giorni scorsi l’Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni curato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell’Ance. Lo studio, illustrato dal Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, dal Vicepresidente Rudy Girardi e dal Responsabile del Centro Studi Ance, Flavio Monosilio, fotografa un settore che, dopo una lunga crisi, vede nel 2017 una possibile ripresa.

Il cambio di segno degli investimenti in costruzioni sarà, soprattutto, determinato da quanto previsto nella Legge di Bilancio 2017, che dà grande attenzione all’edilizia con misure relative al rilancio degli investimenti infrastrutturali e al rafforzamento degli incentivi fiscali esistenti, in particolare, per gli interventi di messa in sicurezza sismica e di efficientamento energetico. Per raggiungere l’obiettivo di ripresa del settore, però, è fondamentale assicurare la rapida attuazione degli interventi previsti e un’attenta gestione delle procedure necessarie.

excavators-800996_640Il definitivo superamento del Patto di stabilità interno, accompagnato da misure di rilancio degli investimenti territoriali, l’avvio della ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici nel Centro Italia e altre misure di carattere nazionale, come il Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale e industriale del Paese previsto dalla Legge di Bilancio, dovrebbero avere un impatto positivo sull’attività nel settore già a partire dal 2017.

Un ulteriore impulso agli investimenti potrebbe, inoltre, derivare dalla proroga per 5 anni (2017-2021) della detrazione IRPEF/IRES delle spese sostenute per interventi di messa in sicurezza statica delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva, situati nelle zone ad alta pericolosità sismica. La norma prevede un potenziamento della detrazione, sino all’85%, se l’intervento riguarda interi condomini con conseguente riduzione del rischio sismico. Tuttavia, trattandosi di interventi complessi che potranno essere deliberati e avviati presumibilmente solo dopo l’emanazione del decreto ministeriale che dovrebbe definire, entro febbraio 2017, le linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, si stima che nel 2017 gli effetti sugli investimenti siano piuttosto contenuti.

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A ciò si aggiunga la conferma della proroga, fino a dicembre 2017, del potenziamento al 50% della detrazione per le ristrutturazioni edilizie e della detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Per raggiungere l’obiettivo di ripresa del settore appare fondamentale assicurare la corretta attuazione delle misure previste per garantire una rapida attivazione degli investimenti ed evitare nuovi rallentamenti.

Alla luce di questi elementi, è stato quantificato un investimento aggiuntivo totale di 1.750 milioni di euro, in larga parte concentrato nel comparto di opere pubbliche ed in misura più contenuta nel comparto abitativo (nuovo e recupero) e in quello non residenziale privato.

In questo scenario, nel dettaglio dei singoli comparti si prevede una crescita dell’1,9% rispetto al 2016 per gli investimenti in opere pubbliche, un ulteriore aumento dell’1,4% per gli interventi di manutenzione straordinaria sullo stock abitativo ed un incremento dello 0,3% per gli investimenti in costruzioni non residenziali private. Di contro, solo gli investimenti in nuove abitazioni continuano a registrare segni negativi, sebbene con tassi di intensità più contenuti rispetto agli anni precedenti. Per questo comparto la previsione è di un ulteriore calo dell’1,4% rispetto al 2016.