Il 2016 potrebbe essere l’anno della svolta per il settore delle costruzioni: l’Ance prevede un aumento dell’1% in termini reali degli investimenti in costruzioni e l’Istat ha registrato, nel primo trimestre 2016, una crescita della produzione dello 0,6% e, inoltre, il clima di fiducia delle imprese è migliorato.
Ma per consolidare questi primi segnali, sostengono i giovani imprenditori dell’Ance, occorre un cambiamento di rotta.
Un modello innovativo di città, di impresa e di pubblica amministrazione, attraverso un deciso cambio di rotta sia nelle politiche urbane, che nei processi produttivi. “Dobbiamo ripensare il paesaggio urbano promuovendo la rigenerazione del costruito, la tutela dell’ambiente e l’economia circolare” ha sottolineato la Presidente dei Giovani Ance, Roberta Vitale, aprendo i lavori del XVII Convegno Giovani Imprenditori Edili. Temi chiave sui quali i vicepresidenti dei Giovani si sono confrontati,nel corso della giornata, con esperti e rappresentanti del mondo della cultura, della politica e delle istituzioni.
“E’ l’innovazione il punto da cui partire per immaginare e gestire il mercato di domani: il bene casa non è più solo una necessità, ma è soprattutto fonte di benessere”, ha sottolineato il vicepresidente Nicola De Santis nel corso della prima tavola rotonda, dialogando con Pietro Adduci (Tecma solution) e Massimiliano Fadin (referente Protocolli sostenibilità).
Sul tema delle città è intervenuta la vicepresidente Regina De Albertis, che insieme al Direttore della Sovrintendenza di Napoli, Luciano Garella, all’ordinario di urbanistica de La Sapienza, Francesco Karrer e all’ordinario di composizione architettonica del Politecnico di Milano, Pierluigi Nicolin, si è soffermata sulla necessità di “riqualificare i luoghi in cui viviamo con un piano strategico di lungo periodo, rinnovando le aree degradate con interventi semplici e convenienti, come accade nel resto d’Europa”.