Aldo Cibic. Un’installazione come spazio in dialogo tra uomo e natura

Una torre a pianta quadrata, alta sei metri, a righe di marmo bianco e grigio, con una cascata d’acqua e dell’erba sulla cima. È questa l’installazione realizzata da Aldo Cibic per “Architetture per l’acqua”, la mostra a cura di Vincenzo Pavan, ospitata all’interno di The Italian Stone Theatre, padiglione dedicato all’eccellenza lapidea italiana a Marmomac 2018.

L’esposizione, pensata con l’obiettivo di creare una relazione tra marmo e acqua in architettura, rappresenta un vero e proprio omaggio a questo elemento primario, in grado di valorizzare i materiali lapidei enfatizzandone gli aspetti materico – percettivi.
Aldo Cibic è uno dei tre architetti chiamati a sviluppare il concept della mostra. Ad ognuno dei progettisti coinvolti è stato affidato il progetto di una torre che, come vero e proprio landmark in pietra, si affaccia su uno specchio d’acqua allestito nella Hall 1 del polo fieristico.

Nel progettare la sua torre Cibic ha pensato a una struttura vitale, uno spazio in dialogo con l’uomo e la natura. Un manto erboso riveste la cima, l’edera cala da una piccola finestra e da una cascata l’acqua si riversa nel laghetto, mentre una scultura che evoca una figura umana ammira in equilibrio lo spettacolo. Il marmo bianco e grigio si alterna sulle superfici che assumono un’inedita dinamicità. Dotate di un telaio metallico a supporto dei rivestimenti lapidei, le torri hanno un’altezza di 6 m e una pianta quadrata di 3×3 metri. Tre delle facce sono state progettate dagli architetti, mentre il lato rivolto verso terra è riservato a grafiche descrittive e a una video-intervista dell’autore.

«L’opera rappresenta un’estetica della vitalità, in cui l’architettura viene contaminata dagli elementi naturali, ed è questo che la rende più vicina a una scala umana. È così che abbiamo pensato la nostra torre felice». Architetto Aldo Cibic.

Il progetto è a cura di Cibicworkshop – Aldo Cibic e Chuck Felton. Partecipano ad “Architetture per l’acqua” anche Vincenzo Latina e A.c.M.e. studio, che hanno realizzato le altri due torri in mostra, in collaborazione con le aziende Nikolaus Bagnara e Grassi Pietre.

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