De Angelis. Al Servizio dei propri pari

Mettere in relazione le persone, condividere le informazioni, favorire il confronto, operare sempre con onestà e correttezza: in questo modo si svolge un ruolo attivo in Confcommercio – Imprese per l’Italia e in Federcomated. Questo emerge dall'intervista a Giulio De Angelis

 

«Operare attivamente in organizzazioni come Confcommercio – Imprese per l’Italia e Federcomated significa innanzitutto compiere una missione: mettersi al servizio dei propri pari. Intendiamoci: non sono il “buon samaritano”. Piuttosto sono fermamente convinto che la rappresentanza sia uno strumento più che utile, anzi indispensabile nella pratica imprenditoriale come nella vita politica, per tutelare gli interessi della nostra categoria.

Qualcuno deve pur svolgere questo compito, perciò è meglio per tutti se chi se ne occupa trova soddisfazione nel farlo. Personalmente, è anche un modo per mettere in pratica i valori che condivido con i miei familiari e che applico quotidianamente nell’attività imprenditoriale, all’interno di organizzazioni composte da persone e imprese che svolgono un ruolo importantissimo per il progresso sociale sociale ed economico dei rispettivi territori.

Le chat che accomunano i colleghi e i membri delle organizzazioni di rappresentanza sono il primo, fondamentale strumento di comunicazione e confronto, che curo personalmente ogni giorno per informare su quanto avviene nei nostri territori, a Roma e a Milano, riprendendo anche le notizie più interessanti dai media nazionali e locali e condividendo con tutti opinioni e riflessioni. La Consulta delle Costruzioni di Avellino mette attorno allo stesso tavolo tutte le componenti associative della filiera dell’edilizia (distributori, professionisti, imprese edili e artigiane, lavoratori, agenti immobiliari, amministratori di condominio, ecc.): è il luogo del dibattito, della proposta e della decisione per iniziative mirate a promuovere lo sviluppo delle potenzialità locali. Il convegno annuale che organizziamo ad Avellino, per approfondire i temi emergenti nel nostro settore, è una delle iniziative più importanti per le Federcomated del Sud. L’ampia partecipazione e il crescente interesse che registriamo in ogni edizione dimostrano quanto profondo sia l’interesse nei confronti della cultura del buon costruire, dell’innovazione dei prodotti e dei processi, della sostenibilità dell’ambiente antropizzato».

Opportunità concrete

«Le chat, la consulta e i convegni sono alcuni esempi dell’attività quotidiana di chi opera in Confcommercio – Imprese per l’Italia e in Federcomated, utili anche per condividere competenze ed esperienze tecniche e professionali e per mantenersi aggiornati sull’andamento dell’economia, sulle opportunità offerte del mercato, sull’evoluzione della vita associativa, sulle novità legislative e normative ecc. Le relazioni con le strutture associative e con le figure professionali e imprenditoriali costituiscono la base sia per la conoscenza della realtà in cui operiamo – in quest’ottica si inserisce il recente rilancio del Centro Studi Edilizia Reale – sia per l’ideazione e l’organizzazione di iniziative e progetti concreti, mirati a creare nuove opportunità per la categoria e per l’intera filiera. L’attività associativa e i rapporti dinamici che si devono instaurare con il mondo della politica e delle istituzioni, per rendere più efficace l’azione di Confcommercio – Imprese per l’Italia e Federcomated, sono anche alla base delle riflessioni che propongo nelle pagine Federcomated sui numeri de “Il Commercio Edile”. Il ruolo del distributore è sempre il punto di partenza per approfondire argomenti di diretto interesse per chi vive e lavora al Sud».

Al centro del Mediterraneo

«La valorizzazione dei territori del Sud e del loro patrimonio storico, culturale, artistico e paesaggistico, è un’occasione per l’intera nazione. Le attività terziarie – servizi e turismo, ma anche ricerca e sviluppo – sono il punto di partenza di un rinnovamento sociale ed economico che non può più essere rimandato, anche per invertire la tendenza dei nostri giovani – le migliori risorse per il futuro del paese – ad andarsene all’estero. I trasporti sono un altro nodo fondamentale. Il Mezzogiorno può essere la porta dell’Europa per flussi commerciali, culturali e turistici da Medio ed Estremo Oriente (via Suez), Paesi balcanici e Maghreb, un’area vocata alla logistica che mette a sistema porti e infrastrutture ferroviarie per inviare i container in tutta Europa, ridimensionando i flussi che transitano dal Nord Europa. Insomma, un territorio fondamentale per l’intera Europa, capace di una crescita a 2 cifre. Le energie rinnovabili (sole, vento, geotermia) sono abbondanti nel nostro paese, specie nel Sud. Bisogna investire per aumentare quanto più possibile il loro contributo a supporto dei tutti i settori, produttivi e non solo, usando tutti gli strumenti (efficienza energetica, comunità energetiche, ecc.) per conseguire quell’autonomia che è anche uno dei presupposti della rinascita delle realtà locali. Il Pnrr costituisce un’occasione irripetibile per rilanciare il Sud. Per questo motivo ritengo necessaria una vera e propria cabina di regia tecnica, formata dalle amministrazioni locali e dalle organizzazioni di rappresentanza che conoscono le diverse realtà territoriali, in grado di coordinare, programmare e controllare finanziamenti e progetti, fornendo tutto il supporto necessario agli attori interessati».

Playmaker della filiera

«Le costruzioni sono il presupposto per qualsiasi attività in ambito sociale, di tipo familiare, relazionale, commerciale, produttivo e rappresentativo.
L’edilizia è la diretta espressione del livello della qualità della vita: oltre all’intrinseca valenza estetica, oggi costruire è un’attività che necessita di ridurre al minimo il proprio impatto dal punto di vista ambientale, energetico e igienico-sanitario.
Il distributore crea le condizioni materiali per la realizzazione di qualsiasi tipo di intervento perciò è il vero e proprio “playmaker” della filiera dell’edilizia. Alle competenze professionali in ordine ai prodotti il distributore deve affiancare capacità relazionali rispetto agli altri attori del processo, comprendere le problematiche tecniche e proporre soluzioni efficaci ed economicamente sostenibili.
Il punto vendita della distribuzione edile si avvia a diventare una vera e propria “stazione tecnica evoluta”, in grado di offrire soluzioni all’avanguardia rispetto a uno spettro estremamente ampio di problematiche e di potenzialità.
La raccolta dei rifiuti da cantiere e demolizioni è il primo passo per creare una filiera del riuso e del riciclaggio, necessaria alla transizione ecologica dell’economia.
Per svolgere questo ruolo attivo nel processo di miglioramento della qualità delle costruzioni, le imprese della distribuzione hanno bisogno di un contesto adeguato allo sviluppo delle proprie potenzialità – contesto che molto spesso, nel Sud, costituisce invece un ostacolo.
Per il rilancio dell’economia del Meridione è fondamentale riqualificare le realtà urbane ed extraurbane, condizioni essenziale per permettere la crescita della categoria».

Giulio De Angelis. Impresa e rappresentanza
«Mi presento: ho quasi 61 anni, sono felicemente sposato da 39, non ho figli ma ho la fortuna di essere nato e cresciuto in una famiglia di imprenditori. Partendo dall’azienda di mio nonno, che trattava manufatti siderurgici ed edili, mio padre ampliò progressivamente l’attività, creando un gruppo industriale e commerciale con sedi nel Centro-Sud che, fra la metà degli anni ‘70 e ‘80, ha superato i 100 miliardi di lire di fatturato annuo ed esportava in 12 paesi del mondo. La mia famiglia è sempre stata di cultura matriarcale: mia nonna paterna, mia mamma e mia sorella hanno sempre svolto ruoli apicali all’interno delle attività imprenditoriali di famiglia. Oggi la mia attività di brokeraggio di materiali e tecnologie per l’edilizia, in Italia ed all’estero, avviene ancora oggi in un contesto familiare, con mia sorella e mio nipote. Iniziai a lavorare nel gruppo subito dopo la conclusione delle scuole superiori, nell’agosto 1980, assumendo diverse cariche e dando il mio personale contributo al successo di imprese che, nonostante le dimensioni raggiunte nel tempo, hanno sempre mantenuto quella dimensione familiare che, ancora oggi, è il tratto distintivo della migliore tradizione imprenditoriale italiana. Non è stato facile. La crisi economica che ha drasticamente cambiato lo scenario industriale del nostro paese dagli anni ‘80 in poi, il terremoto dell’Irpinia che ha colpito duramente la mia terra d’origine e la ferma volontà – da parte dell’intera famiglia – di rifiutare l’involuzione clientelare della politica locale e nazionale, resero sempre più complesso e faticoso fare impresa in modo onesto e corretto. Da subito mi avvicinai al mondo delle organizzazioni di rappresentanza, ricoprendo anche la carica di Vicepresidente dei Giovani industriali di Confindustria Campania, con delega agli affari economici. Successivamente, quando orientai i miei interessi verso la distribuzione dei materiali edili, iniziai a frequentare Confcommercio e, una quindicina di anni fa, fui eletto Presidente dell’Ascomed di Avellino (ora Federcomated Avellino). Da allora ho ricoperto i ruoli di Consigliere nazionale, membro della Giunta e, infine, Delegato nazionale per lo Sviluppo e le Infrastrutture per il Mezzogiorno di Federcomated – che ritengo il sindacato più “giusto” per la nostra categoria, specie per le realtà piccole e medie della distribuzione indipendente – e mantengo la carica di Vicepresidente vicario di Confcommercio Avellino.»