Aisem. La nuova sezione delle imprese costruttrici di scaffalature metalliche

(foto Metalcoop)
(foto Metalcoop)

Il settore del sollevamento, dell’elevazione e movimentazione incrementa la sua rappresentanza italiana. Infatti, in Aisem (Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione) si costituisce una nuova sezione, già al lavoro con sette aziende, definita “sezione scaffalature Cisi”, inteso come Costruttori italiani scaffalature metalliche sia industriali che commerciali.

Piero Almici, presidente Aisem
Piero Almici, presidente Aisem

«Gli imprenditori che costruiscono le scaffalature hanno riconosciuto ad Aisem un’ampia rappresentatività garantita dall’appartenenza ad Anima/Confindustria. Aisem raggiunge così quota 66 aziende, la maggior parte delle realtà italiane del comparto. Il gruppo della scaffalature è nato nel 1992, ma ora ha bisogno di unirsi al settore completo per trovare ancora più forza e valore. In Aisem confluiscono già otto tipologie merceologiche, suddivise in quattro sezioni appartenenti a sollevamento e trasporto, carrelli industriali semoventi e gru mobili. Anche il capo sezione Cisi avrà diritto a prendere parte al consiglio direttivo Aisem. Non ci resta che ripetere il nostro benvenuto e augurare a tutti noi buon lavoro!». Piero Almici, presidente Aisem

In Aisem confluiscono otto tipologie merceologiche, suddivise in quattro sezioni, che fanno capo ai comparti “sollevamento e trasporto” e “carrelli industriali semoventi”. Il primo comparto occupa in Italia 10.300 addetti per un fatturato di 2,7 miliardi di euro con una quota export/fatturato del 32%, mentre il comparto carrelli industriali occupa 4.180 unità con un fatturato di 1,36 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 32%.

Aisem è federata Anima (Federazione delle associazioni nazionali dell’industria meccanica varia ed affine), l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 210.000 addetti per un fatturato di 44 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 59% (dati riferiti al pre-consuntivo 2015).