Acer: mercato immobiliare pronto a ripartire nel 2013

Martedì 5 febbraio, durante il convegno “Se la casa è un diritto…garantire l’accesso alla prima casa alle nuove famiglie. Sostenere il mercato immobiliare. Rilanciare l’edilizia”, organizzato da Acer (associazione costruttori edili di Roma e provincia) in collaborazione con Ance nazionale e Ance Lazio, il presidente di Acer Eugenio Batelli ha dichiarato che «“Non esiste nessuna bolla immobiliare, il calo del mercato – congiunturale e ciclico – è iniziato a metà del decennio scorso. Entro il 2013 si ripartirà».

Stefano Petrucci, presidente di Ance Lazio

Durante il convegno è stata presentata la ricerca “Crescita demografica e mercato immobiliare di oggi e domani” che evidenzia, nel mercato immobiliare capitolino, una forte oscillazione sia delle compravendite sia dei prezzi, che si traduce in un’alternanza tra momenti di rapide ascesa e lunghi periodi di deflazione. Tuttavia, «benché i periodi di contrazione dei prezzi risultino più lunghi, appaiono anche meno intensi, tanto da non far scendere – almeno fino ad oggi e nelle previsioni per l’intero 2013 – il prezzo medio delle case romane al di sotto del massimo del ciclo precedente». Inoltre, secondo il presidente dell’Ance Lazio Stefano Petrucci, i prezzi si stanno stabilizzando e ci sono le condizioni perché il mercato possa ripartire già entro quest’anno.

Eugenio Batelli, presidente di Acer

«Il nodo da sciogliere per far ripartire il settore è il credito. Per sbloccare la situazione è necessario coinvolgere la Cassa Depositi e Prestiti come strumento di garanzia e riorganizzare il risparmio in una dimensione di medio e lungo termine – ha sottolineato  il presidente dell’Acer Batelli -. Si deve inoltre intervenire con scelte politiche chiare, così da ripristinare strumenti finanziari dedicati ad attività produttive e fondiarie e in modo da dare alle banche le garanzie richieste e ai cittadini la sicurezza di poter gestire il proprio reddito e il proprio risparmio sui tempi lunghi di investimento. Noi proponiamo la creazione di Certificati di Risparmio Casa (Crc), sulla falsa riga delle vecchie cartelle fondiarie, orientando le assicurazioni e gli altri soggetti che dispongono di cospicue risorse a investirne una quota sul risparmio casa.  In questo modo non solo si ridarà liquidità al sistema finanziario finalizzandolo ad un obiettivo preciso, ma si contribuirà a rendere più stabile l’intero quadro economico finanziario. Egualmente auspichiamo che venga ripreso il progetto del ministro Meloni dell’istituzione di un fondo di garanzia per i giovani, dando anche a loro la possibilità di accedere ad un’abitazione».