È stato firmato l’accordo fra i governatori della banche centrali che dovrebbe concorrere alla definizione dei criteri di Basilea 3, l’insieme di norme, promosso a livello internazionale, volto a garantire la stabilità finanziaria degli istituti di credito. Importante la definizione comune dell’indice di leva finanziaria (leverage ratio), formulata per superare le differenze contabili che hanno finora ostacolato il confronto fra gli indici delle banche di Paesi diversi.
Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, ha dichiarato: «La messa a punto di una misura uniforme a livello internazionale della leva finanziaria delle banche rappresenta un passo significativo verso la piena attuazione di Basilea 3. L’indice di leva finanziaria costituisce un importante elemento a integrazione dei requisiti patrimoniali basati sul rischio e dà forma a uno schema di regolamentazione che dovrebbe contribuire a far sì che le banche siano molto più resistenti agli shock finanziari rispetto al passato». Confermato anche il principio secondo il quale gli istituti di credito devono basarsi sui propri mezzi contro shock di liquidità ma in ultima istanza, ovvero in caso di forte stress, è previsto l’intervento delle banche centrali. Stefan Ingves, presidente del Comitato di Basilea, ha rilevato che «si stanno compiendo notevoli progressi per ultimare l’ambizioso programma di riforme e assicurarne un’attuazione integrale e coerente. C’è ancora lavoro da fare, ma il Comitato è a buon punto nel completamento delle riforme collegate alla crisi e, quindi, nella costruzione di un sistema bancario più forte e resistente».