Volteco. Proteggere il Museo di S. Caterina (TV) dalle infiltrazioni

Complesso di Santa Caterina (foto di Appo92 – Opera propria, CC BY-SA 3.0)

Il Museo di Santa Caterina Treviso è un edificio antico, risalente al 1300, ricco di storia e fascino che è oggi sede primaria dei Musei civici di Treviso e ospita tra le sue opere più famose anche gli affreschi delle Storie di Sant’Orsola di Tomaso da Modena.

Per preservare la struttura e la sua funzione museale è stato necessario intervenire con un lavoro di impermeabilizzazione interna dell’interrato, che ha visto l’utilizzo delle soluzioni Volteco, per risolvere il problema delle ricorrenti infiltrazioni che piano piano rischiavano di compromettere l’interrato sia dal fondo sia dalle pareti costringendo il museo a chiudere le sale.

(foto Volteco)

L’intervento è stato progettato e gestito dall’ingegner Franco Forcellini dello Studio Venice Plan Ingegneria di Venezia, ed è stato realizzato a regola d’arte con l’impiego dei prodotti Volteco adatti a risolvere ogni singola problematica di impermeabilizzazione emersa in corso d’opera.

Dopo aver messo a nudo l’intera struttura, attraverso le demolizioni di ogni finitura esistente, infatti, si è rilevato un supporto in calcestruzzo armato molto friabile, degradato, permeabile e pieno di fessurazioni. Imperativo e tempestivo quindi l’intervento per bloccare temporaneamente le infiltrazioni e gestire al meglio l’impermeabilizzazione totale dell’interrato, della scala di accesso e del tunnel di collegamento all’altra area museale.

I lavori, iniziati nel mese di agosto, hanno impegnato una squadra di specialisti che hanno utilizzato le soluzioni Volteco per sigillare ogni vespaio, fessura e giunto con le malte impermeabili Tap e Spidy e le bande Bi Flex incollate con Bi Bond.

(foto Volteco)

Per un miglior supporto strutturale, tutte le pareti sono state intonacate con l’intonaco fibrorinforzato di rivestimento Bi Mortar Plaster Seal con funzione impermeabile (spessore circa 3-4 cm armato). Le pareti sono poi state rivestite con una rete in fibra di vetro Revomat per conferire una diffusa ripartizione delle sollecitazioni e una maggior stabilità dimensionale; mentre per scongiurare il pericolo che il fondo si alzasse con gli spessori finali, è stato gettato uno strato di circa 7 cm di Bi Mortar Sl armato, versione autolivellante della famiglia delle malte impermeabilizzanti Bi Mortar di Volteco.

(foto Volteco)

La sigillatura di tutte le nuove riprese di getto è stata affidata alle bande Bi Flex incollate con Bi Bond. Tutte le superfici sono state successivamente trattate con Plastivo 250, rivestimento impermeabile a elevata elasticità e versatilità d’impiego per l’impermeabilizzazione di superfici sottoposte a spinta idrostatica negativa.

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