Split payment per tutto il 2017

NiedrigzinsPubblicata in Gazzetta Ufficiale la decisione con la quale l’Unione europea autorizza l’Italia a utilizzare il meccanismo della scissione dei pagamenti (split payment), entrato in vigore dal 1° gennaio 2015 con la legge di stabilità, fino al 31 dicembre 2017. Secondo quanto disposto dal Ministero del tesoro, con il meccanismo dello split payment le pubbliche amministrazioni, nell’acquisto di beni e servizi, anche se non rivestono la qualità di soggetto passivo dell’Iva, sono tenute a versare direttamente all’erario l’imposta sul valore aggiunto che è stata addebitata loro dai fornitori. Significa che la pubblica amministrazione paga al fornitore il prezzo del bene o del servizio e versa l’Iva direttamente all’Erario, in modo che chi incassa la fattura non “dimentichi” di corrispondere successivamente l’imposta allo Stato. Trattandosi di una misura non prevista dalla normativa Ue, la sua applicazione era subordinata al rilascio di una specifica autorizzazione di deroga da parte del Consiglio dell’Unione europea. La misura è temporanea e durerà il tempo necessario affinché siano sviluppati adeguati controlli basati sui dati acquisiti attraverso la fatturazione elettronica, divenuta obbligatoria dal 31 marzo scorso nei rapporti con tutte le amministrazioni pubbliche. L’Italia ha assicurato, quindi, che allo scadere del termine non chiederà il rinnovo dell’autorizzazione alla deroga