Salvi & Associati. 1880 Atypical Rooms

L'ingresso al B&B (foto Mattia Salvi)
L’ingresso al B&B (foto Mattia Salvi)

In un palazzo di fine Ottocento del centro di Roma, un intero piano viene ristrutturato e adibito a bed & breakfast, grazie a un delicato intervento di tipo strutturale e un’attenzione particolare al recupero dei materiali esistenti.

Ingresso e sala colazioni (foto Mattia Salvi)
Ingresso e sala colazioni (foto Mattia Salvi)

Non è stato un lavoro semplice mettere mano a questo appartamento al quarto piano di un palazzo ottocentesco di via Nazionale, per trasformarlo in un bed & breakfast. Soprattutto per le condizioni al contorno: si tratta, infatti, di un intero palazzo a vocazione turistica, che in ogni piano ospita una diversa struttura ricettiva, dove diventa particolarmente complicato mantenere aperto un cantiere, con tutte le conseguenze che questo comporta soprattutto in fatto di gestione dell’inquinamento acustico.

Cosa è cambiato


piante prima e dopoL’appartamento inserito al quarto piano di un palazzo ottocentesco ospitava da alcuni anni una pensione. Scaduto il contratto di affitto con i precedenti gestori, la proprietà decide di trasformare la pensione in affittacamere e di gestire personalmente la struttura. Nei 240 metri quadrati di superficie, lo studio Salvi & Associati riduce il numero delle camere a cinque più una suite, a cui affianca una sala colazioni con cucina.Lo stato fatiscente in cui versava ha costretto a una ristrutturazione anche di tipo strutturale dei locali, anche per garantirne la messa in sicurezza: sono stati rifatti ex novo i massetti, consolidati i solai, muri e pilastri con cerchiature e travi Upn. Smantellate pavimentazioni e controsoffitti e sono stati riportati alla luce soffitti e murature originali. La distribuzione è stata completamente stravolta per ricavare una zona centrale comune e sei camere ampie, di cui una suite.
Una camera e la sua cabina armadio (foto Mattia Salvi)
Una delle sei camere e la sua cabina armadio (foto Mattia Salvi)

Il progetto presuppone una completa riqualificazione delle strutture portanti e la messa in sicurezza dei locali: alcuni solai poggiavano su murature di setto passanti, mentre in alcune zone sono stati smantellati fino a tre strati di pavimentazioni sovrapposte, in alcuni casi privi di caldana, e sono stati rifatti i massetti con reti elettrosaldate usando malte antiritiro per incatenarli alle murature. Lo stato generale delle strutture, insieme alle aperture realizzate sui muri portanti, hanno comportato la necessità di intervenire con nuove putrelle, cerchiature e irrigidimenti strutturali di vario tipo. Smantellato anche il vecchio controsoffitto, per lasciare a vista le voltine originali.

Un sistema di arredi unitario e componibile, insieme a oggetti della storia del design, quali lampade e sedute, caratterizzano gli ambienti (foto Mattia Salvi)
Un sistema di arredi unitario e componibile, insieme a oggetti della storia del design, quali lampade e sedute, caratterizzano gli ambienti (foto Mattia Salvi)

Il recupero della struttura originaria è il leit motiv del progetto: oltre alle voltine, anche porzioni di muratura sono state ripulite dagli intonaci successivi per lasciare a vista i mattoni. Laddove non è stato possibile, le pareti sono state nuovamente intonacate o rivestite da carte da parati in stile Morris. I mattoni recuperati dalle demolizioni sono stati conservati, ripuliti e riutilizzati per la realizzazione di setti divisori all’interno delle camere. Qui il pavimento è un prefinito in rovere affumicato, mentre gli spazi comuni sono caratterizzati dalla resina.

Progettare per fare
11È questo lo spirito di uno studio che fonda il proprio operato sulla capacità di trasformare una passione nella propria professione. «La nostra ricerca si confronta nelle diverse esperienze progettuali con le potenzialità del contesto e le richieste della committenza. Il luogo, l’attenzione all’ambiente, la sostenibilità, la cura del progetto e delle sue relazioni, la funzione e la fruizione sono componenti della nostra architettura, costituita dall’aggregazione di spazi progettati per le differenti esigenze, in cui le scelte dei materiali esaltano le caratteristiche compositive e funzionali dell’oggetto architettonico, rendendolo unico e irripetibile». Salvi & Associati

Gli impianti sono inseriti a pavimento e alcune zone controsoffittate ospitano le macchine per l’aria fredda e calda. L’illuminazione generale corre su binari tipo “taz” a vista, in sintonia con il resto delle scelte progettuali, che prediligono un linguaggio di tipo industriale. A questa si affiancano corpi illuminanti puntuali, di design.

Nella progettazione degli ambienti, preesistenze storiche e una concezione contemporanea dell'abitare si fondono (foto di Mattia Salvi)
Nella progettazione degli ambienti, preesistenze storiche e una concezione contemporanea dell’abitare si fondono (foto di Mattia Salvi)

Particolarmente importante l’intervento d’isolamento acustico, vista la destinazione d’uso dei locali. E date le condizioni specifiche del luogo, oltre all’abbattimento acustico era importante garantire un peso ridotto dei materiali isolanti, sia per un’agile movimentazione durante il cantiere, sia per evitare di gravare ulteriormente sulle strutture. Per questo la scelta è ricaduta sulle soluzioni a secco Knauf, nella fattispecie la lastra Diamant, impiegata in associazione alle lastre Gkb e, per la suddivisione tra camere da letto e distribuzione, unitamente alla lastra prestazionale Silentboard. Per pareti e contropareti è stato usato il materiale isolante in lana di vetro Ekovetro e la lastra preaccoppiata Diamant Fpe.

La riqualificazione è stata concepita nel rispetto dei canoni di comfort, facendo attenzione in modo particolare alla qualità dell'isolamento acustico (foto Mattia Salvi)
La riqualificazione è stata concepita nel rispetto dei canoni di comfort, facendo attenzione in modo particolare alla qualità dell’isolamento acustico (foto Mattia Salvi)

Oltre al progetto architettonico, lo studio Salvi & Associati ha curato anche l’immagine coordinata del bed & breakfast: il ritrovamento durante le demolizioni di un mattone impresso dal timbro di fabbricazione di un’antica fornace romana ha determinato il brand e le sue declinazioni.

La filiera delle professioni
Il produttore
Alte prestazioni in spessori contenuti

Damiano Spagniuolo, marketing & communication manager Knauf Italia
Damiano Spagniuolo, marketing & communication manager Knauf Italia

La scelta delle soluzioni costruttive a secco Knauf è stata determinata da esigenze di cantiere e dalla garanzia di un risultato acustico ottimale. La migliore gestione dei materiali e i tempi più brevi per giungere alla fine dei lavori si sono associati alla scelta di una stratigrafia a secco della parete che ha concesso alti livelli di comfort in spessori contenuti. Secondo Damiano Spagnuolo, responsabile Marketing & Comunicaizone di Knauf Italia, le pareti a secco sono la soluzione costruttiva del futuro e la lastra Knauf Diamant usata nell’intervento firmato dallo Studio Salvi & Associati ne è un esempio.
«Diamant è una delle tante soluzioni sviluppate dal team di Ricerca & Sviluppo della business unit Knauf Acustika. Nel caso dell’hotel 1880 Atypical Rooms sono state implementate soluzioni che, oltre al vantaggio di essere leggere e versatili, garantiscono un abbattimento acustico fino a 64 dB. La lastra Diamant è costituita da un nucleo di gesso la cui alta densità aumenta la resistenza ai carichi e la capacità di assorbire i suoni. E per facilitare il lavoro di progettisti e installatori, Diamant è proposta anche in versione preaccoppiata con isolante Fpe, una fibra in tessile tecnico a densità differenziata IsolFbtec Pft». In questo intervento però non sono state usate solo lastre Diamant, ma anche le lastre Gbk o la lana di vetro Ekovetro, continua Spagnuolo: «ma quello su cui vorrei soffermarmi è Silentboard, una lastra con nucleo di gesso modificato e una struttura elastica che asseconda il meccanismo massa-molla-massa, necessario a un efficace isolamento acustico».
Damiano Spagnuolo, Marketing & Communication Manager di Knauf Italia

Il distributore
Approccio tecnico proattivo

Carlo Santini, cotitolare Proedil
Carlo Santini, cotitolare Proedil

Proedil nasce nel 2008 a Roma con un team di professionisti con esperienza trentennale nel settore, e oggi conta con due punti vendita dislocati in zona Aurelia e in zona Tiburtina. Nonostante la vendita da banco, la società si rivolge soprattutto a un mercato di imprese e applicatori. Carlo Santini, uno dei titolari ci spiega la filosofia aziendale: «Siamo noi ad andare dal cliente e non viceversa. Siamo noi a essere propositivi visitando studi, cantieri e imprese. Ci interfacciamo con tutti gli attori della filiera». L’approccio tecnico è fondamentale, continua Santini: «Quando un cliente ci richiede un prodotto noi gli domandiamo subito cosa ci deve fare, perché per noi informare è prioritario. Per questo all’interno dei nostri punti vendita organizziamo incontri e dimostrazioni dove le aziende possono presentare i loro prodotti; è questo anche un modo per fidelizzare la clientela».
Carlo Santini, uno dei titolari di Proedil
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