Permasteelisa. Una facciata rivoluzionaria per il Battersea Phase 3A

Permasteelisa porta a Londra il made in Italy con la realizzazione del “Battersea Phase 3A” sulla riva sud del Tamigi, Battersea Power Station. La commessa, del valore complessivo di oltre 70milioni di euro, prevede la progettazione, produzione e installazione di oltre 27.000 mq di facciata estremamente complessa che darà forma all’idea architettonica disegnata dallo studio Gehry Partners. Progettata sulla base di rigorosi principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale, questo progetto ha l’obiettivo di offrire soluzioni residenziali ad elevato standard qualitativo con circa 4.000 residenze, oltre 250 negozi, uffici e strutture per il tempo libero, bar, alberghi, ristoranti, e ampi spazi pubblici.

Ispirata allo stile Regency tipicamente londinese, la facciata è stata progettata per massimizzare la luminosità degli edifici, grazie alla particolare forma movimentata generata dai volumi sporgenti e rientranti dei giardini di inverno e delle terrazze. Inoltre, la scelta di utilizzare per la facciata principale pannelli di lamiera bianca in alluminio permette di irrorare gli spazi comuni compresi tra gli edifici con una luce calda e avvolgente, grazie ai raggi solari che si riflettono sulla facciata. Infine, la sua forma ondulata si rifà al tema delle vele, che Frank Gehry ha utilizzato come ispirazione anche in altre sue opere.
“Siamo orgogliosi di continuare la nostra lunga collaborazione con Frank Gehry – ha commentato l’Amministratore Delegato del Gruppo Permasteelisa, Riccardo Mollodimostrando ancora una volta la nostra capacità di trasformare in realtà le idee degli architetti più visionari applicando tecnologie innovative che permettono tra l’altro di raggiungere i più elevati parametri di sostenibilità ambientale”.

Battersea Phase 3A ha rappresentato una grande sfida per i designer e gli ingegneri di Permasteelisa, in particolare:
1. Il progetto aspira ad ottenere la certificazione ambientale BREEAM Excellent: per questo i pannelli visivi delle cellule sono stati equipaggiati con vetri extra-chiari con coating basso emissivi ad alte prestazioni termiche e solari, in modo da garantire il risparmio energetico, pur massimizzando l’apporto luminoso esterno.
2. Il design innovativo ha richiesto l’ingegnerizzazione e produzione di ben 2.900 cellule, con profilo in alluminio e dotate di tamponatura con doppiovetro oppure opaca, tutte diverse tra loro e dotate anche di apribili, sia ad ante che scorrevoli.
3. La forma ondulata della facciata ha richiesto circa 3.000 tamponature chiuse di alluminio dalla forma unica e non ripetitiva realizzate su misura. Sono queste infatti che permettono di creare la forma ondulata e sinuosa voluta dal progettista.

La progettazione e la produzione della facciata si articoleranno su un periodo di circa 18 mesi, coinvolgendo un numero medio di 70 professionisti dell’ufficio tecnico in Italia, per un totale di circa 600 disegni e numerosi studi 3D. La posa della prima cellula è prevista per il secondo trimestre 2019, e l’installazione durerà circa un anno e mezzo.

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