Il ministro Galletti in visita al quartier generale di Basf

Primo a sx è Andreas Riehemann, Amministratore Delegato di BASF Italia, in centro Marco Scotti, Head of Communications and Advocacy di BASF Italia, a dx Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (foto Basf)

«Sono venuto in Germania per conoscere una grande realtà globale e confrontarmi su quel cambiamento profondo di mentalità che interessa l’economia europea nel suo rapporto con la sostenibilità. Basf dimostra nei fatti che il mondo industriale sta cambiando: con l’attenzione al contenimento delle emissioni, al riciclo e alla rigenerazione, puntando sull’efficienza energetica e sulle tecnologie in grado di ridurre gli impatti sull’ambiente» ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in visita, lo scorso 5 ottobre, allo storico sito di Ludwigshafen (Germania) il polo chimico integrato più grande al mondo.

Quattro le principali aree tematiche approfondite durante la vista: efficienza energetica, sostenibilità ambientale, tecnologie per la mobilità intelligente e sviluppo di polimeri biodegradabili e compostabili.

Attenzione particolare al sistema di produzione integrata Verbund, che permette agli oltre 200 impianti produttivi del sito di essere connessi in modo intelligente per utilizzare al meglio energia e materie prime riducendo al massimo gli impatti ambientali. Grazie a tale sistema, applicato in sei siti produttivi nel mondo, Basf nel 2016 ha risparmiato energia per 19 milioni di megawatt/ora che equivale a una riduzione di 3,8 milioni di tonnellate di CO2.

«Basf è impegnata a identificare prodotti e soluzioni innovative che abbiano un effetto concreto in termini di economia circolare e siamo felici di averle condivise con il ministro Galletti» ha commentato Saori Dubourg, Membro del Board of Directors di Basf e Responsabile per la Regione Europa.

«Il futuro – ha aggiunto Galletti – si chiama economia circolare: un processo irreversibile del nostro sistema produttivo, che trova anche la chimica italiana estremamente attenta e consapevole. Questo è un settore decisivo su cui rafforzare la leadership europea sull’ambiente, in linea con gli impegni presi alla Cop21 di Parigi».

Altre tappe della visita del ministro ha riguardato gli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti e cogenerazione energetica, che garantiscono allo stabilimento oltre il 90% del fabbisogno energetico di 6 TWh, e il centro di monitoraggio e controllo ambientale per la verifica in tempo reale della qualità dell’aria e delle acque oltre al laboratorio di ricerca avanzata dove si sviluppano tecnologie all’avanguardia per catalizzatori di nuova generazione e batterie destinate al settore automotive.