Leica Geosystems. Controllo di quota costante e sicuro

All'accensione, Lino L2+ è già pronto per l'uso
All’accensione, Lino L2+ è già pronto per l’uso

I proiettori laser in cantiere agevolano l’esecuzione dei lavori: grazie alla classica riga rossa sulle pareti, l’operatore può contare su un riferimento di quota sicuro.

L'integrazione tra proiettore e spianatrice permette di eseguire un lavoro sicuro e a regola d'arte
L’integrazione tra proiettore e spianatrice permette di eseguire un lavoro sicuro e a regola d’arte

Ne è un esempio Lino L2+ di Leica, che proietta linee orizzontali e verticali con un’ampiezza d’angolo di 180° e una portata fino a 15 metri, a seconda della luce in ambiente.

L'integrazione tra proiettore e spianatrice permette di eseguire un lavoro sicuro e a regola d'arte
L’integrazione tra proiettore e spianatrice permette di eseguire un lavoro sicuro e a regola d’arte

Nella condizione “autolivellante”, lo strumento discrimina se i piani di riferimento orizzontali e verticali proiettati sono in “bolla”: in caso negativo, segnala automaticamente l’errata condizione, rendendo intermittente il raggio laser. Così, l’operatore è sempre informato e sicuro della correttezza dei riferimenti proiettati.

Andrea Gallazzi_Leica_web«La mission di Leica Geosystems è progettare e distribuire strumenti di misurazione e allineamento che garantiscano precisione, affidabilità e le più alte prestazioni sul mercato. Professionisti di ogni settore scelgono Leica Geosystems proprio per queste caratteristiche e l’integrazione tra il livello laser Leica Lino L2+ e il sistema robotico Lomar è un’ulteriore conferma della qualità garantita da Leica Geosystems (Uni En Iso 9001:2000)» Andrea Gallazzi, Head Disto Channel Emea Leica Geosytsems

Anche, ma non solo per queste caratteristiche, dopo aver testato le migliori marche disponibili sul mercato, Lomar – costruttore di macchine e robot per pavimenti – ha scelto Leica come partner tecnologico.

Silvio Deda_Lomar_web«Collaborare con un marchio prestigioso e distribuito ovunque come Leica, ci permette di promuovere al meglio le nostre macchine sul mercato internazionale. Inoltre, siamo orgogliosi del fatto che l’Università di  Cambridge abbia adottato Lom 110 e Leica Lino L2+ nella sua didattica, come esempio di applicazione della tecnologia robotica»  Silvio Deda Titolare Lomar

Sotto il controllo di quota di Lino L2+, la spianatrice può realizzare ovunque un massetto con continuità di piano
Sotto il controllo di quota di Lino L2+, la spianatrice può realizzare ovunque un massetto con continuità di piano

In particolare, è riuscito il “matrimonio” con il robot di spianatura Lom 110 che, costantemente sotto il controllo di quota di Lino L2+ (Lom110 esegue 500 controlli al secondo), può passare anche dalle porte, realizzando ovunque un massetto con continuità di piano.

Per trasportare Lino L2+ o inclinarlo oltre la portata di autolivellamento basta azionare il tasto di bloccaggio
Per trasportare Lino L2+ o inclinarlo oltre la portata di autolivellamento basta azionare il tasto di bloccaggio

«Tra le soluzioni proposte dai leader di mercato, quella di Leica è risultata la più adatta alle nostre esigenze. Le informazioni ottiche inviate dallo strumento, sia nel dettaglio che nello spettro dei 180 gradi, sono infatti risultate costanti e prive di cadute di potenza anche sui bordi. Inoltre, quando la batteria sta per scaricarsi, Lino L2+ interrompe la proiezione, evitando così che la macchina capti un segnale debole e impreciso», spiega Silvio Deda, titolare di Lomar. La perfetta integrazione tra le due tecnologie è pertanto alla base di una spianatura perfetta e sicura, in qualsiasi cantiere.

I punti di forza di Leica Lino L2+
Il raggio ha un’ampiezza d’angolo di 180° Compensa gli errori di allineamento in un range di ± 4° Trasferisce i punti di riferimento da una superficie all’altra Con la funzione luce pulsata, localizza le linee laser anche con forte luce solare Emette segnali acustici per individuare la posizione del piano proiettato È possibile azionare il blocco manuale dell’auto-livellamento, per preservare lo strumento da danni accidentali al compensatore