La carta da giornale per isolare

Il sistema è stato brevettato dalla startup Enerpaper per un isolamento termico e acustico ecosostenibile

Un processo innovativo che permette di riciclare la carta macerata trasformandola in un nuovo materiale per l’isolamento termico e acustico delle case: grazie a Enerpaper (enerpaper.com), startup fondata nel 2016 all’interno di I3P, l’incubatore di imprese del Politecnico di Torino, la carta da giornale che stringiamo tutti i giorni tra le mani potrà essere utilizzata per proteggere le nostre case dal freddo e dal rumore.

«Enerpaper propone un concetto all’apparenza semplice, quasi banale, ma assolutamente dirompente per la sua efficacia. Il nostro approccio rende estremamente più green, un prodotto, quale la cellulosa da insufflaggio, che allo stato attuale presenta qualche aspetto negativo, come l’utilizzo di ampie quantità di composti chimici discutibili, oltre a richiedere notevoli investimenti. Il nostro prodotto richiede invece per un intervento efficace la metà del materiale e degli additivi chimici, garantendo al contempo un miglioramento dell’isolamento termico». Davide Contu, ceo Enerpaper

Bobina di cellulosa stabilizzata Enerpaper

L’isolante prodotto dal team guidato dall’ingegnere aeronautico e Ceo di Enerpaper Davide Contu è infatti composto da cellulosa stabilizzata proveniente dagli scarti delle cartiere, scarti che, dopo un particolare processo di lavorazione, si trasformano in un prodotto capace di creare una barriera termo-acustica contro le dispersioni degli edifici grazie alle proprietà naturali della cellulosa stessa. La lavorazione avviene direttamente in cartiera, accorciando così la filiera: «La carta che produciamo – spiega Davide Contu – è antimuffa, antifiamma e antispolvero. A realizzarla è la cartiera stessa a cui forniamo i prodotti chimici per la sua trasformazione, prodotti come il fosfato di ammonio e il solfato di rame che sono meno inquinanti rispetto a quelli utilizzati tradizionalmente. Dopodiché, la carta viene “tritata” con una nostra macchina e viene soffiata all’interno del muro attraverso un foro di tre centimetri: tra i mattoni si viene, così, a creare un pannello isolante».

Un isolante, quello prodotto da Enerpaper, ecosostenibile in quanto privo di sali di boro, colle, patine e inchiostri di stampa e con un ridotto apporto di additivi chimici; un materiale traspirante e leggero come una piuma che si presenta sotto forma di bobine, nastri di carta di spessore controllato pronti per la fioccatura diretta in cantiere, e che garantisce elevate prestazioni di isolamento termico (valore di conducibilità termica λ pari a circa 0,037 W/mk), prestazioni e benefici che perdurano per tutto il ciclo di vita dell’immobile grazie alla stabilità dimensionale della cellulosa che assicura un volume invariato nel tempo.

Cellulosa stabilizzata Enerpaper in fiocchi

L’azione performante di Enerpaper consente così di ottenere un notevole risparmio energetico e aumentare il comfort abitativo a fronte di un investimento contenuto e nel pieno rispetto dei requisiti di sostenibilità ambientale: «Il fatto che il nostro prodotto – sottolinea Contu – si presenti sotto forma di bobina comporta un notevole risparmio, pari circa al 70%, sui costi di trasporto e di stoccaggio, dal momento che una nostra bobina ha una densità intorno ai 1000 kg/mc, mentre un sacco di materiale isolante insufflato si attesta attorno ai 150 kg/mc e un tradizionale pannello per il sistema a cappotto addirittura sui 50 kg/mc. Miglioriamo l’isolamento termico di un’abitazione utilizzando la metà del materiale comunemente necessario e riducendo i tempi di posa. Per isolare un appartamento di medie dimensioni è infatti sufficiente una giornata di lavoro e una spesa tra i 1.500 e i 2mila euro, con un risparmio sui costi di riscaldamento del 30% circa».

Macchina per l’insufflaggio della cellulosa stabilizzata

Protetto da un brevetto internazionale, l’isolamento tramite insufflaggio di Enerpaper, già in commercio e distribuito nel nostro Paese, può essere applicato sia in caso di nuove costruzioni sia in caso di riqualificazione energetica degli edifici già esistenti, sia all’esterno sia all’interno e in particolare nelle intercapedini delle pareti perimetrali, nelle contropareti interne o esterne, nei sottotetti non calpestabili e nei tetti. Grazie alle operazioni di insufflaggio, che avvengono direttamente in cantiere, attraverso un apposito macchinario, il materiale isolante riempie completamente e in modo omogeneo le cavità da isolare, realizzando così strati isolanti senza interruzioni e quindi senza ponti termici.

Render macchina per insufflare e bobine

«Enerpaper – conclude il ceo della startup – propone un concetto all’apparenza semplice, quasi banale, ma assolutamente dirompente per la sua efficacia. Il nostro approccio rende estremamente più green, un prodotto, quale la cellulosa da insufflaggio, che allo stato attuale presenta qualche aspetto negativo, come l’utilizzo di ampie quantità di composti chimici discutibili, oltre a richiedere notevoli investimenti. Il nostro prodotto richiede invece per un intervento efficace la metà del materiale e degli additivi chimici, garantendo al contempo un miglioramento dell’isolamento termico».