Knauf. Ecco i vincitori del FuturPrize 2018

I vincitori di FutureDome Prize 2018 foto Knauf)

Uno sguardo al futuro a sostegno dei giovani creativi del nostro Paese: l’impegno di Knauf non si manifesta solo nel campo dell’edilizia leggera ma si estende anche al mondo del design, dell’architettura innovativa e dell’arte d’avanguardia come dimostra la premiazione dei vincitori di FuturDome Prize 2018. Il contest è organizzato da FuturDome in collaborazione con Ventura Projects allo scopo di valorizzare e sottolineare alcuni pionieri del design e creare avanguardie artistiche contemporanee.

Tre le categorie in cui si articola il premio: Enduring Ambiances dedicata ai progetti capaci di incarnare una continuità nello spazio e nel tempo; Comunità di stabilizzazione dedicata ai progetti che rafforzano comunità emergenti o esistenti superando identità e barriere; Sintesi emotiva, dedicata a progetti in grado di creare ambienti comunicativi positivi con oggetti o dispositivi capaci di interagire con le sensazioni umane.

Oltre centotrenta i designer candidati per la vittoria finale che ha visto primeggiare le opere di Yoya Kobayashi, Kodai Iwamoto e Nienke Helder nelle rispettive categorie, mentre a Gerjanne van Gink, con ADS-Mirror, è andato il Premio Speciale della Giuria composta da Elena Braghieri (fotografa), Paola Carimati (giornalista), Marco Ferreri (designer), Constance Gennari (fondatore di The Socialite Family), Irene Kronenberg e Alon Baranovitz (designer), Luca Nichetto (designer), Angela Rui (Critica del design e curatrice) e Paolo Ulian (designer).

Un Premio alla Carriera è stato inoltre conferito a Gianni Pettena, architetto, artista e critico, professore di Storia dell’Architettura Contemporanea all’Università di Firenze e di Progettazione alla California State University, per aver ispirato giovani architetti e designer con progetti e visioni idealizzate di spazi e paesaggi urbani.

La premiazione si è svolta negli attici di FuturDome a Milano, storica sede del futurismo italiano recentemente restaurato con il supporto delle tecnologie Knauf.

Andrea Bucci, ceo Knauf foto Knauf)

«Knauf sostiene da sempre FuturDome e le sue iniziative: sono Knauf i sistemi usati per il restauro di FuturDome, c’è Knauf nelle sponsorizzazioni delle sue attività e sono di Knauf i materiali con cui gli artisti hanno plasmato le opere della mostra The Habit of a Foreign Sky. Tra Knauf e FuturDome c’è una notevole affinità di visione, avendo Knauf una vocazione alla ricerca e all’uso umanistico della tecnologia, che si inserisce perfettamente nei canoni delle attività di FuturDome. Il FuturPrize rappresenta così per Knauf un contesto ideale per comunicare e condividere la propria visione e la propria missione con il gotha degli opinion leader italiani dell’edilizia e dell’abitare, rendendo tutti partecipi delle possibilità che Knauf e le sue tecnologie offrono al settore edile italiano per la realizzazione di un abitare più nuovo, più confortevole e più rispettoso dell’ambiente». Andrea Bucci, Ceo Knauf

I PREMI ASSEGNATI

Nienke Helder – Sexual Healing (foto Knauf)

A Nienke Helder (Eindhoven, Paesi Bassi), con il progetto Sexual Healing, è stato assegnato il premio per la categoria Stabilising Communities, per la sua ricerca dedicata, attraverso la realizzazione di alcuni oggetti sensori, a riattivare nelle donne che hanno subito violenza, le zone erogene mortificate dall’incapacità di provare nuove sensazioni attraverso il proprio corpo.

 

Kodai Iwamoto, Plastic Blowing (foto Knuaf)

A Kodai Iwamoto (Kagoshima, Giappone), con il progetto Plastic Blowing, è stato assegnato il premio per la categoria Enduring Ambiances, per la capacità di conferire un nuovo risvolto a un’antichissima tecnica di espansione di materiali plastici per mezzo della soffiatura.

 

 

Yoya Kobayashi, Quiet (foto Knauf)

A Yoya Kobayashi (Tokyo, Giappone), con il progetto Quiet, è stato assegnato il premio per la categoria Emotional Synthesis. Quiet è un oggetto composto da contenitori cilindrici in vetro trasparente, un umidificatore attivato, per il principio di capillarità, da tessuti di organza che purificano l’acqua e la fanno risalire a diverse altezze.

 

Il premio del Lifetime Achievement è andato a Gianni Pettena (Bolzano, Italia), che con il suo Archipensieri (2001, 2002) si è dimostrato un artefice che senza mai abbandonare il proprio percorso artistico è rimasto coerente con le sue origini, evolvendo attraverso un’attività teorica che non rinnega mai tutte le precedenti premesse ideologiche ma, al contrario, enfatizza teorie e concetti relativi allo scambio e alla sovrapposizione di discipline artistiche.

A Gerjanne van Gink, con ADS-Mirror, è andato il Premio Speciale della Giuria. ADS-Mirror è un progetto che evidenzia, attraverso una lastra riflettente retroproiettata, la capacità della tecnologia di supportare categorie di anziani in cui è stato riscontrato il morbo di Alzheimer. Grazie alla visualizzazione di filmati che mostrano le gestualità relative ad azioni quotidiane, i malati di Alzheimer possono ottenere maggiore indipendenza e acquisire nuove strutture mnemoniche, senza aiuti esterni.