In arrivo novità sull’obbligo Pos

27OR03PTSi torna a parlare di Pos e pagamenti elettronici. Con un emendamento alla Legge di Stabilità, infatti, si abolirebbe il tetto dei 30 euro sotto la quale commercianti e professionisti possono non accettare il pagamento con i bancomat e si taglierebbero le commissioni per i micropagamenti fino a 5 euro. Un emendamento che, se approvato, porterebbe sanzioni per chi non accetterà la moneta digitale. Non si sono ovviamente fatte attendere le reazioni dal mondo delle imprese. Per Confcommercio, che è favorevole alla modernizzazione del sistema dei pagamenti nel nostro paese, rimane cruciale la questione delle commissioni per l’accettazione dei pagamenti con bancomat e carta di credito. In particolare, per i pagamenti di piccolo importo con bancomat la commissione fissa attualmente applicata dalle banche alle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti resta elevata e assorbe molto spesso i margini di profitto degli imprenditori. Prima di prevedere nuovi obblighi e vincoli per le imprese, è indispensabile, secondo Confcommercio, procedere a un generalizzato abbassamento delle commissioni bancarie che dovrebbero essere in ogni caso fissate in misura percentuale all’importo incassato, escludendo qualsiasi quota fissa a carico delle imprese. Anche secondo la Cgia si deve trovare l’accordo con gli istituti di credito per sterilizzare i costi a carico degli esercenti e si devono escludere dall’obbligo di detenzione del Pos alcune categorie artigiane che eseguono transazioni commerciali solo con altre aziende.

Paolo Zabeo
Paolo Zabeo

«Gli autotrasportatori, le imprese di costruzioni che lavorano per il pubblico, le aziende metalmeccaniche, tessili, dell’abbigliamento o della calzatura che lavorano in subfornitura, le imprese di pulizia che prestano servizio presso i privati o negli enti pubblici, i commercianti all’ingrosso sono attività che nella prassi quotidiana ricevono già adesso pagamenti tracciabili. Gli idraulici, gli elettricisti, i falegnami, gli antennisti i manutentori di caldaie e i loro dipendenti e collaboratori spesso si recano singolarmente presso l’immobile del committente. Questo comporta che ciascun dipendente e collaboratore dovrà essere dotato di un Pos?». Paolo Zabeo, Cgia Mestre