Giuseppe Todaro. Il potere del colore

La zona giorno. A sinistra si intravede l'ingresso all'appartamento (foto Piero Lazzari)
La zona giorno. A sinistra si intravede l’ingresso all’appartamento (foto Piero Lazzari)

L’uso coraggioso del colore definisce l’identità degli spazi di un appartamento di duecento metri quadrati situato al piano nobile di un edificio nel cuore di Trapani.

Gli schizzi preliminari (foto Giuseppe Todaro)
Gli schizzi preliminari (foto Giuseppe Todaro)

L’architetto Giuseppe Todaro, la cui esperienza spazia dall’architettura alla progettazione urbana, all’interior design, è stato chiamato a intervenire sugli spazi risultanti da una profonda ristrutturazione del piano nobile di un fabbricato di fine Ottocento, dove dell’impianto originario sono stati mantenuti soltanto il prospetto e i muri portanti. Sostituiti i solai in legno da elementi prefabbricati, la scalinata rifatta in c.a, anche le chiostrine interne sono state eliminate per lasciar spazio a un unico patio centrale intorno al quale l’edificio si sviluppa in forma di “C”.

La pianta dello stato di fatto e quella di progetto (foto di Giuseppe Todaro)
La pianta dello stato di fatto e quella di progetto (foto di Giuseppe Todaro)

L’esigenza principale della committenza è quella di abitare uno spazio innanzitutto funzionale, dove fondamentale è l’integrazione degli arredi con l’involucro esistente.

Giuseppe Todaro«La mia idea di architettura ruota intorno al modo inconscio con cui io traslo le mie esperienze, attraverso processi creativi, in architetture o in progetti di architettura. Il trattamento delle superfici vuole accentuare la plasticità dell’ambiente esaltandone le caratteristiche formali. Una progettazione integrata dove ogni singolo “elemento” nella sua matericità manifesta la sua presenza nella compostezza di un linguaggio uniforme che esalta le identità delle parti che compongono l’abitazione». Giuseppe Todaro, Giuseppe Todaro Architect

Il progetto di interior cerca di rivisitare in chiave moderna gli interni di un’abitazione inserita in un edificio di fine Ottocento e insiste sul concetto di compressione e decompressione degli spazi come chiave di lettura e leit motiv dell’intervento.

Il living, in primo piano il mobile bar e sulla destra l'ingresso (foto di Piero Lazzari)
Il living, in primo piano il mobile bar e sulla destra l’ingresso (foto di Piero Lazzari)

Agendo sulle controsoffittature, l’architetto crea una gerarchia degli spazi originariamente caratterizzati da una considerevole altezza costante. Lavorare sui piani orizzontali ha permesso di creare delle zone ribassate più intime come la cucina e la sala da pranzo, e allo stesso tempo di sfruttare i ribassamenti per alloggiare l’impianto elettrico e di climatizzazione.

I due tratti del corridoio che dal living conduce alla zona notte (foto di Piero Lazzari)
I due tratti del corridoio che dal living conduce alla zona notte (foto di Piero Lazzari)

Anche il colore contribuisce a giocare un ruolo fondamentale nella caratterizzazione e identificazione degli ambienti, sempre secondo quest’idea di alternanza di compressione e decompressione che agisce direttamente sulle superfici orizzontali: la zona pranzo ribassata tinteggiata di bianco contrasta con il soffitto rosso del salotto su cui si apre, mentre all’intimità della cucina total white fa eco l’arancio vivo del soffitto della zona adiacente.

Il bagno padronale. Sulla vasca la riproduzione murale di un celebre quadro di Mondrian (foto di Piero Lazzari)
Il bagno padronale. Sulla vasca la riproduzione murale di un celebre quadro di Mondrian (foto di Piero Lazzari)

La scelta del tipo di prodotto verniciante è stata frutto di un’attenta analisi congiunta da parte di progettista e posatore: per ottenere quell’”effetto traslucido, un po’ mobile” ricercato da Todaro, la scelta è ricaduta sull’idropittura Sterilin Igienico Semilucido prodotta dal Colorificio Imperial, che ha richiesto un trattamento delle superfici a regola d’arte per garantire la perfetta uniformità del risultato.

Le tinte accese delle pareti mettono in risalto gli elementi di arredo del bagno (foto di Piero Lazzari)
Le tinte accese delle pareti mettono in risalto gli elementi di arredo del bagno (foto di Piero Lazzari)

Il colore è usato ampiamente anche negli altri ambienti della casa, dove colonizza anche le superfici verticali di armadiature e pareti: corridoio, camere da letto, ma soprattutto i bagni, dove diventa totale.

Uno scorcio della camera padronale (foto di Piero Lazzari)
Uno scorcio della camera padronale (foto di Piero Lazzari)

Ai toni caldi accesi che caratterizzano il resto della casa si aggiunge un blu elettrico, lo stesso che nel bagno di rappresentanza si ritrova nella riproduzione di un quadro di Mondrian realizzata su una delle pareti come motivo decorativo centrale.

Uno scorcio dell'ingresso (foto di Piero Lazzari)
Uno scorcio dell’ingresso (foto di Piero Lazzari)

Qui la scelta del prodotto verniciante è ricaduta su vernici specifiche per la carrozzeria, che garantiscono un effetto brillante e la massima tenuta all’umidità.

Il secondo bagno, situato nella zona giorno, è caratterizzato dalle pareti blu elettrico (foto di Piero Lazzari)
Il secondo bagno, situato nella zona giorno, è caratterizzato dalle pareti blu elettrico (foto di Piero Lazzari)

Il progetto illuminotecnico segue la logica rigorosa dei faretti quadrati a incasso nelle superfici ribassate e dei corpi illuminanti a sospensione negli spazi ad altezza maggiore.

Dal corridoio della zona giorno, un disimpegno introduce alla cucina (foto di Piero Lazzari)
Dal corridoio della zona giorno, un disimpegno introduce alla cucina (foto di Piero Lazzari)

La pavimentazione non è volutamente uniforme su tutta la superficie dell’appartamento: parquet e lastre di gres grigio di grande formato si alternano in funzione degli ambienti, per sottolineare il contrasto tra i piani orizzontali e le altre superfici.

La cucina (foto di Piero Lazzari)
La cucina (foto di Piero Lazzari)

La mancanza di balconi o terrazze non ha impedito di ricavare, all’interno dell’alloggio, una veranda a cielo aperto affacciata sul patio interno. Realizzato sopra alle cantine, l’ambiente allungato è fruibile tanto in estate quanto nei mesi più freddi grazie alla presenza della parete vetrata su corte e al sistema motorizzato di chiusura e apertura del telone orizzontale.

La veranda a cielo aperto (dotata di telone mobile richiudibile) che si affaccia sul patio supplisce l'assenza di balconi vivibili dell'appartamento (foto di Piero Lazzari)
La veranda a cielo aperto (dotata di telone mobile richiudibile) che si affaccia sul patio supplisce l’assenza di balconi vivibili dell’appartamento (foto di Piero Lazzari)

Per garantire quella funzionalità fondamentale per la proprietà, molti arredi sono stati realizzati su disegno. Mobili laccati di bianco che si fondono, insieme alle porte, con le pareti, tanto in cucina, come in soggiorno e nelle camere, per lasciare il protagonismo a pochi pezzi di design d’autore, e naturalmente al colore.

La filiera delle professioni
Per la realizzazione del progetto di Giuseppe Todaro hanno collaborato Colorificio Imperial, Montericcio Ferramenta e Colori e l’impresa Graparotta Giacomo, offrendo professionalità e Know how ciascuno per il proprio ambito di competenza.

Il produttore
Ricerca, affidabilità e rapporto qualità-prezzo

Sergio Torres, socio fondatore Colorificio Imperial
Sergio Torres, socio fondatore Colorificio Imperial

Sergio Torres, socio fondatore del Colorificio Imperial, impresa artigiana specializzata nella produzione di prodotti vernicianti e rivestimenti esterni per l’edilizia, illustra le caratteristiche della pittura usata all’interno dell’alloggio: «Sterilin Igienico Semilucido nasce come prodotto antimuffa per interni ed esterni, possiede una percentuale più alta di resina rispetto a un’idropittura normale ed è molto lavabile. Per questo è specialmente indicato in quelle applicazioni e in tutti gli ambienti che richiedono elevate caratteristiche igienico sanitarie, di tipo industriale ma anche residenziale. Le sue caratteristiche estetiche, in questo caso nella versione semilucida, la rendono adatta anche per creare effetti particolari in ogni ambiente». La società palermitana possiede un laboratorio di analisi interno, dedicato alla “ricerca e sviluppo” di nuovi prodotti ecologici per l’edilizia e un controllo di qualità sull’attuale produzione. «Ci distinguiamo sul mercato per il rapporto qualità-prezzo della nostra produzione. Negli anni, selezionare i nostri distributori, secondo la loro affidabilità, si è rivelato fondamentale».

Il distributore
La formazione per un supporto tecnico personalizzato

Fabio Milazzo, titolare di Montericcio Ferramenta e Colori
Fabio Milazzo, titolare di Montericcio Ferramenta e Colori

Montericcio Ferramenta e Colori è un punto vendita a conduzione famigliare: fondato dal nonno dell’attuale titolare nel lontano 1946 e passato per le mani della madre, il negozio è nato come ferramenta e colorificio, con vendita di sanitari e rubinetteria, ma si è andato specializzando negli anni nel settore ferramenta e belle arti. «Ci siamo adeguati alle richieste di una clientela, professionale e non, sempre più interessata ad approfondire gli aspetti legati al colore e alle tecniche decorative» spiega Fabio Milazzo, l’attuale titolare. La forza di Montericcio è proprio il know-how, la capacità di accompagnare il cliente durante tutto il processo, dalla scelta del prodotto alla sua applicazione: «Per essere in grado di fare questo e rimanere competitivi sul mercato, la nostra formazione è fondamentale».

L’imprenditore edile
Alta specializzazione e passione per la professione

Giacomo Craparotta, titolare di Craparotta Giacomo
Giacomo Craparotta, titolare di Craparotta Giacomo

Giacomo Craparotta, l’artigiano che ha realizzato tutte le controsoffittature e la tinteggiatura, raccontando nel dettaglio il suo contributo nella realizzazione del progetto, non nasconde la passione per un mestiere che l’ha portato negli anni a sperimentare nuove tecniche e prodotti: «All’interno dell’appartamento mi sono occupato della finitura delle pareti e della posa dei controsoffitti in cartongesso. Le pareti si trovavano in buono stato, ma era necessario creare una base perfetta per garantire l’effetto finale desiderato dall’architetto. Sono state necessarie tre mani d’idropittura stesa a rullo a pelo raso per raggiungere il risultato desiderato». All’interno dei bagni, gli smalti colorati scelti sono stati quelli usati dai carrozzieri, secondo l’artigiano i più indicati per resistere all’umidità mantenendo nel tempo la brillantezza dei colori.