Eurozona. L’economia non rallenta la crescita

L’ultimo trimestre dell’anno segna un inizio forte per l’economia dell’eurozona. Almeno secondo l’indice Pmi della produzione composita nell’Eurozona di Markit che ha recentemente diffuso i dati. Nonostante il tasso di crescita della produzione sia leggermente rallentato, è rimasto tra i più rapidi in sei anni e mezzo, mentre il tasso occupazionale è stato il migliore in più di dieci anni. Entrambi i parametri hanno ricevuto la spinta di un flusso di nuovi ordini che è stato il più forte da aprile 2011.

Nel dettaglio, l’indice Pmi della produzione composita nell’eurozona di ottobre si è posizionato su 56,0, segnando un calo rispetto a 56,7 di settembre, ma indicando un valore superiore rispetto alla precedente stima flash di 55,9. Salgono a 52 i mesi in cui l’indice segna un’espansione. Il settore manifatturiero ha continuato a registrare tassi di incremento maggiori per produzione, nuovi ordini e occupazione rispetto alla controparte terziaria nel mese di ottobre. Ciononostante, quest’ultima ha continuato a indicare incrementi forti in tutti e tre i parametri.

Il forte afflusso di nuovi ordini di ottobre ha continuato a tenere le capacità produttive sotto pressione. Le commesse inevase sono aumentate per il ventinovesimo mese consecutivo e a un tasso simile al record in sei anni e mezzo di settembre. Alla forte crescita combinata di produzione, nuovi ordini e commesse inevase, le aziende hanno risposto con il più rapido aumento dei posti di lavoro in più di dieci anni.

Anche le prospettive di crescita future sono rimaste positive con l’aumento dei nuovi ordini, mentre la fiducia sui livelli di produzione nei prossimi 12 mesi è stata leggermente superiore all’andamento di lungo termine.