È entrato in vigore il 1° settembre l’articolo 20, comma 7 bis del decreto 91/2014, convertito con modifiche dalla legge 116/2014 che introduce un’importante novità: quando l’iscrizione al Registro delle imprese è richiesta per via telematica sulla base di un atto pubblico o di una scrittura privata autenticata, il conservatore del registro procede all’iscrizione immediata dell’atto, con l’obiettivo di facilitare le procedure per l’avvio delle attività economiche. Attualmente, il Registro imprese ha a disposizione cinque giorni dall’arrivo della pratica per effettuare l’iscrizione, con questa nuova legge ci sarà un’accelerazione degli adempimenti. Sono escluse da questa opportunità le società per azioni e non subiranno modifiche nell’iter di lavorazione tutti gli atti per i quali non è previsto il ricorso al notaio (per esempio, la costituzione di un’impresa individuale). La modifica riguarda l’articolo 2189 del Codice civile che stabilisce che il Registro deve accertare il concorso delle condizioni richiesta dalla legge per l’iscrizione, prima di effettuarla. Ora il Registro non dovrà più effettuare questo controllo di legalità perché se ne occuperà il notaio. È quindi per questa ragione che l’iscrizione veloce al Registro viene limitata alle richieste che presentano in allegato un atto notarile.
