Costruttori Campania: crescono gli occupati

In Campania aumenta nella filiera delle costruzioni il numero degli occupati dipendenti
In Campania aumenta nella filiera delle costruzioni il numero degli occupati dipendenti

Nel primo trimestre del 2015 gli occupati nel settore delle costruzioni in Campania sono cresciuti del 2,8 per cento rispetto al pari periodo del 2014. In termini assoluti gli addetti censiti sono 114mila. Il trend con il segno positivo nei primi tre mesi dell’anno in corso si registra dopo il +10,3% rilevato a fine 2014 rispetto al 2013. In poco più di un anno si è assistito, quindi, a un netto recupero degli occupati. I dati sono stati estrapolati dal Centro studi Ance Salerno sulla base di un’elaborazione di Ance nazionale su fonte Istat. Scendendo nel dettaglio occorre constatare un aumento del 6 per cento (nel primo trimestre 2015) degli occupati dipendenti nelle costruzioni, che sono passati da 73mila (nel 2014) a 78mila. Anche in questo caso si interrompe la lunga sequenza di segni negativi iniziata nel 2009.

Antonio Lombardi, presidente Ance Salerno
Antonio Lombardi, presidente Ance Salerno

«I dati relativi al mercato dell’occupazione nel settore delle costruzioni rappresentano senza dubbio un segnale positivo in linea con la timida ripresa soprattutto in termini di fiducia che si avverte nel sistema economico e produttivo. Ma sarebbe precipitoso collegare a questi numeri l’avvio di una nuova fase. A nostro avviso continua a mancare la vera spinta propulsiva alla ripartenza del comparto edile: senza un piano organico e strategico di investimenti pubblici, in grado si stimolare anche quelli privati, non sarà possibile creare nuovi posti di lavoro stabili e non legati a scenari di passaggio».
Antonio Lombardi, presidente Ance Salerno
È molto probabile che le recenti modifiche introdotte dal Governo dal punto di vista della riforma del lavoro, dei contratti e delle varie tipologie di agevolazioni fiscali abbiano indotto le imprese a utilizzare con maggiore frequenza lo strumento del contratto a tempo indeterminato rispetto all’utilizzo dei lavoratori autonomi muniti di partita Iva. Anche il ricorso agli ammortizzatori sociali è diminuito; in particolare, nei primi cinque mesi del 2015, le ore di cassa integrazione straordinaria si sono contratte del 42 per cento.