Costruire in vetro? Le nuove frontiere del progetto Glass&Co

Glass bridge (foto Università di Delft)

Si chiama Glass&Co il progetto co-finanziato dalla Compagnia di San Paolo e ideato da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino, con la collaborazione dell’Università olandese di Delft e dell’azienda toscana Cromology. L’obiettivo di questa iniziativa a più mani è creare coating specifici per il vetro, capaci di migliorarne le prestazioni meccaniche.

Per i prossimi due anni il progetto Glass&Co lavorerà sulla creazione di rivestimenti innovativi, pellicole trasparenti capaci di migliorare le prestazioni meccaniche del vetro, e renderlo resistente al punto da utilizzarlo come un vero e proprio muro portante.

(foto progetto Glass&Co)

La ricerca, vincitrice tra i 14 vincitori del bando “Metti in rete la tua idea di ricerca”, si focalizza sulla creazione di due tipologie di coating (rivestimenti) polimerici che induriscano a contatto con raggi UV, caratterizzati da un’ottima adesione e che siano più o meno sottili a seconda delle esigenze.

Il primo tipo di coating sarà idrofobo per proteggere il vetro dall’acqua e migliorerà la resistenza a trazione. Il secondo oggetto di studio sarà un coating che agisca da cuscinetto capace di ridistribuire le concentrazioni di sforzi, dovuti a pressioni di contatto sui bordi. Il vetro potrebbe così diventare un elemento base per costruzioni come case, palazzi e addirittura ponti.

(foto progetto Glass&Co)

Al Politecnico di Torino sono due i gruppi di lavoro imepgnati: quello di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica e quello di Scienza Applicata e Tecnologia, sotto la guida del dottor Mauro Corrado e della professoressa Roberta Bongiovanni. Insieme a loro il team ricerca e sviluppo di Cromology Italia e 2 ricercatori del dipartimento di Tecnologia e Ingegneria dell’Architettura dell’Università di Delft.

«Il progetto si inserisce in un contesto di ricerca molto attuale a livello internazionale, che ha l’obiettivo di migliorare l’affidabilità del vetro come materiale strutturale, al fine di favorirne una maggior diffusione rispetto all’utilizzo attuale più di nicchia. Si tratta di un progetto fortemente inter-disciplinare e per una buona riuscita necessita della collaborazione di tutti i partner coinvolti. Ringrazio infinitamente Cromology Italia per aver aderito a questo progetto con entusiasmo e sono fiducioso che questa collaborazione porterà risultati significativi» dichiara Corrado.

«Ancora una volta la Ricerca e Sviluppo di Cromology Italia è in prima linea per lo sviluppo di nuovi materiali. Il fatto che un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino ci abbia chiesto di partecipare a questo stimolante progetto ci riempie di orgoglio. Siamo assolutamente entusiasti di collaborare con partner accademici così prestigiosi e metteremo a loro disposizione tutto il nostro know how nella creazione di coating polimerici» commenta Massimiliano Bianchi, direttore generale e ad di Cromology Italia.