B&B e affitta camere: i numeri delle città italiane

Circa 25mila i B&B in Italia (dati Istat) che danno lavoro a 40mila persone con una stima di circa 8 milioni di pernottamenti all’anno e un fatturato annuo di circa 270 milioni di euro di media; sono questi alcuni dei numeri contenuti nel Rapporto B&B Italia 2016 (del portale Bed and breakfast.it) secondo cui più del 72% dei B&B italiani si posiziona tra Nord e Centro Italia mentre il restante 28% si trova al Sud e nelle Isole. Dallo studio precedente si rileva una crescita soprattutto al Nord (+12%), cui corrisponde un calo del numero nelle Isole (-10%).

A conferma di questi dati anche l’analisi dell’Ufficio Studi Tecnocasa secono cui in alcune grandi città l’investimento immobiliare si lega spesso all’attrattività turistica: si acquista la casa per trasformarla in bed and breakfast e poi affittarla ai turisti. Firenze e Roma i primi esempi di questo trend che oggi pare essersi esteso anche ad altre città come Napoli, Verona e Palermo.

(foto Tecnocasa)

A Napoli la domanda a uso investimento è passata in tre anni dal 28% al 41% e in particolare per immobili nelle zone centrali, andando di pari passo con l’aumento dei turisti in città e con il ribasso dei valori immobiliari. Nella città siciliana di Palermo invece il fenomeno potrebbe svilupparsi ora che la città – meta tra le più amate dagli europei – è stata designata come Capitale della Cultura per il 2018 (con numerosi progetti di riqualificazione).

Altro dato che emerge dall’indagine 2016 sui B&B è l’aumento dell’età media degli ospiti: la fascia di età 41-55 anni è aumentata dal 24% del 2007 al 48% del 2016 cambiando così il volto dell’utenza di queste strutture, un target con una disponibilità di spesa diversa e la richiesta si standard qualitativi più elevati.

Di conseguenza si registra anche un incremento degli interventi edilizi poiché i proprietari di B&B per rendere più appetibile il loro immobile cercando di migliorare l’offerta dal punto di vista qualitativo, non solo a livello di servizi offerti ma anche a livello di comfort e finiture degli immobili con ristrutturazioni e interventi sull’interior design.

(foto Bed&Breakfast.it)

Secondo l’analisi di Tecnocasa sulle città turistiche, a Firenze (zona Santa Croce e San Gallo) i prezzi sono in aumento e il mercato è dinamico per investitori in cerca di abitazioni, in genere appartamenti con una o due camere da letto e dal valore compreso mediamente tra 200 e 300 mila euro, da adibire ad affittacamere e B&B.

A Roma in piazza del Popolo e in via del Babuino le quotazioni medie sono di 8-9mila euro al mq, mentre ai piani alti in piazza di Spagna si registrano punte di 15mila euro al mq. Nelle altre zone del centro di Roma i prezzi scendono mediamente a 5-6mila euro al mq per raggiungere valori di 7-8mila euro al mq per quelle posizionate in via Veneto, Fontana di Trevi e piazza Navona. Intorno al Pantheon e nel ghetto ebraico non si superano gli 8mila euro al mq per le soluzioni da ristrutturare con punte di 10mila euro al mq per le abitazioni in buono stato. Le strade maggiormente apprezzate sono via Cassiodoro, via Tacito e piazza Cavour, dove si concentrano prevalentemente palazzi d’epoca che hanno quotazioni di 6-7mila euro al mq da ristrutturare. Per soggiornare in piazza di Spagna una notte il turista dovrà invece spendere tra i 150 e i 250 euro, in piazza Navona e Campo dei Fiori dai 130 ai 200 € a notte e in zona Vaticano da 80 a 100 euro a notte.

A Napoli chi acquista nel Centro Storico per avviare attività di B&B si concentra su soluzioni da almeno 4 locali dai 120 mq in su i cui valori partono da 200 mila euro. L’affitto di una stanza va dai 40 ai 70-80 euro a notte. A Palermo in centro si spendono invece 50-60 mila euro per immobili e palazzi d’epoca da ristrutturare, posizionati sulle strade principali.