Al via la legge sulla mobilità ciclistica

Entra in vigore il 15 febbraio la legge 2/2018 che promuove l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto per le attività quotidiane e per quelle legate ad attività turistiche e ricreative e prevede la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica, obiettivo che deve essere perseguito dallo Stato, dalle regioni, dagli enti locali e dagli altri soggetti pubblici interessati. La legge introduce nell’ordinamento la definizione normativa delle ciclovie e delle reti cicloviarie e la loro classificazione.

Prevede l’adozione di un Piano generale della mobilità ciclistica, di durata triennale, che dovrà costituire parte integrante del Piano generale dei trasporti e della logistica e sarà articolato in due specifici settori di intervento: lo sviluppo della mobilità ciclistica in ambito urbano e metropolitano e lo sviluppo della mobilità ciclistica su percorrenze definite a livello regionale, nazionale ed europeo. Il Piano dovrà, tra l’altro, individuare le ciclovie di interesse nazionale che costituiranno la Rete ciclabile nazionale “Bicitalia”, la rete infrastrutturale di livello nazionale che dovrà essere integrata nel sistema della rete ciclabile transeuropea “Eurovelo”.

Nel provvedimento si prevede poi che le regioni predispongano il Piano regionale della mobilità ciclistica, per disciplinare l’intero sistema ciclabile regionale e che le città metropolitane e i comuni non facenti parte di città metropolitane definiscano i Piani urbani della mobilità ciclistica, chiamati Biciplan, quali piani di settore dei Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS), per definire gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie a promuovere e intensificare l’uso della bicicletta.

I comuni possono prevedere, vicino ai principali nodi ferroviari, aerei e viabilistici, la realizzazione di velostazioni, centri per il deposito custodito di biciclette, l’assistenza tecnica e l’eventuale servizio di noleggio. Inoltre, i comuni prevedranno nei regolamenti edilizi misure finalizzate alla realizzazione di spazi comuni e attrezzati per il deposito di biciclette negli edifici adibiti a residenza e ad attività terziarie o produttive e nelle strutture pubbliche.